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Immagine del redattorePasquale Buonpane

Il ritrovamento di Nuphar lutea (L.) Sm. sul Matese.


 


Il lago Matese è una delle aree con più alto indice di biodiversità dell'appennino centro- meridionale. Non è un caso che già nell' 800 abbia attirato l'attenzione dell'illustre botanico Nicola Terracciano il quale, tra le altre specie, individuò nelle sue acque l'ormai raro trifoglio fibrino (Menyanthes trifoliata). Più recentemente, nel 2007, il lago è stato oggetto di studio da parte del gruppo per la floristica della Società Botanica Italiana. Il grado di conoscenza della sua flora può considerarsi buono ma è assai probabile che negli angoli meno accessibili, nelle chiarie e nei piccoli specchi d'acqua circondati dal canneto ci siano specie vegetali non ancora censite.

A confermare questa ipotesi l'importante ritrovamento, avvenuto nei primi giorni di agosto del 2021, di una specie di alto valore naturalistico e biogeografico mai censita in precedenza nel lago Matese: Nuphar lutea (L.) Sm.

La "ninfea gialla", conosciuta anche come nenùfaro, è una specie acquatica perenne costituita da un lungo rizoma immerso nel fango che supera agevolmente i tre metri di lunghezza ed è solcato da numerose cicatrici fogliari. Dal rizoma si dipartono le foglie galleggianti portate da lunghi peduncoli estensibili, in grado quindi di adattarsi al livello dell'acqua. I fiori giallo oro hanno forma sferica, si aprono al mattino per richiudersi al tramonto e sono intensamente profumati. In Italia Nuphar lutea è presente in tutte le regioni settentrionali e centrali ad eccezione di Valle D'Aosta, Abruzzo e Molise. E' presente anche in Sardegna mentre risulta non più ritrovata in Sicilia. In Campania (unica regione del meridione che la ospita) la specie è rarissima: la sua presenza è nota solo per il fiume Garigliano e per alcuni canali ad esso collegati. La nuova stazione individuata sul Matese rappresenta quindi il limite meridionale di diffusione di questa specie in Italia.


Nuphar lutea è specie protetta in molte regioni d'Italia. In Campania la specie è sottoposta a protezione assoluta ed è tutelata dalla legge regionale n. 40 del 1994 "Tutela della flora endemica e rara". Il merito del ritrovamento va allo staff di Matese Discovery che ringrazio per avermi prontamente segnalato la presenza di questa preziosa specie nel lago Matese dandomi inoltre la possibilità, il 3 agosto 2021, di effettuare un sopralluogo in canoa e confermare la determinazione. Le immagini che illustrano questa nota sono state scattate in quell'occasione.



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