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Immagine del redattorePasquale Buonpane

Appunti di floristica: Plagiochasma rupestre (J.R.Forst. & G.Forst.) Steph.


 


Il primo ritrovamento interessante del 2024 riguarda un'epatica (Marchantiophyta), Plagiochasma rupestre (J.R.Forst. & G.Forst.) Steph. (Aytoniaceae), rinvenuta il 5 gennaio nei pressi delle mura megalitiche del Monte Cila. Questa specie, sebbene abbia una diffusione subcosmopolita, risulta poco comune nel nostro paese tanto da essere stata classificata come specie vulnerabile (VU) nella lista rossa IUCN delle briofite italiane. Presenta caratteristici talli ramificati verde-bluastro glauco con margini violacei. La superficie dorsale è ricoperta da minuti pori epidermici delimitati da un anello di 4-5 cellule. La superficie ventrale mostra due tipi di rizoidi nonché scaglie color cremisi intenso. Tipica degli ambienti caldi e asciutti a clima mediterraneo, nel nostro paese Plagiochasma rupestre risulta segnalata in Lombardia, nelle regioni tirreniche (Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Calabria) e nelle isole maggiori mentre risulta assente in Basilicata e in tutte le altre regioni.



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