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La testuggine di Hermann

(Testudo hermanni Gmelin, 1789)

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La testuggine comune o di Hermann (Testudo hermanni, Gmelin 1789) si riconosce sopratutto per avere l'apice della coda protetto da un robusto astuccio corneo e di regola 2 scudi sopracaudali; il maschio ha la coda più massiccia e più lunga della femmina, l'estremità posteriore del carapace è assai convessa, col margine libero piegato verso la coda e il piastrone nettamente concavo (piatto o quasi nella femmina).

La lunghezza si aggira sui 20-30 cm e il peso tra i 2 e i 4,5 kg.

La specie è diffusa in Spagna, Francia meridionale, Corsica, Sardegna, Italia peninsulare, Sicilia (comprese piccole isole, dove è stata importata in epoca storica) e nei Balcani. Frequenta ambienti aridi, macchie, gariga, di regola è litoranea ma talvolta, come sul Matese, anche collinare e montana, si incontra infatti dal livello del mare fino a circa 1500 m s.l.m.

Il ciclo biologico giornaliero della specie dipende soprattutto dalla temperatura ambientale, già a 15 ° C abbandona il riparo ed inizia a deambulare tra la vegetazione, nelle giornate estive trascorre le ore più calde al riparo tra gli arbusti, per tornare in attività nel tardo pomeriggio. Il letargo invernale avviene generalmente da ottobre-novembre a marzo, in buche che la testuggine scava oltre il limite della fascia del terreno soggetta all'azione del gelo, se in questo periodo la temperatura supera i 14° C, la testuggine può fare brevi apparizioni all'aperto. 

L'accoppiamento che ha luogo tra aprile e giugno è molto cruento: il maschio è territoriale, insegue la femmina e raggiuntala la morde ripetutamente sulle zampe, spesso a sangue, colpendola ogni tanto violentemente col carapace, in modo da farle rientrare il capo sotto lo scudo e farle spostare le zampe per mettere così in evidenza la coda. Questa fase si protrae anche per ore, il maschio poi si porta sulla regione posteriore del carapace della femmina e afferratosi saldamente con le zampe anteriori spinge la propria coda sotto quella della partner. Tra giugno e luglio questa poi depone 2 -12 uova in buche profonde 7-8 cm. I piccoli nascono dopo 20 -70 giorni e sono lunghi circa 4 cm.

La specie è essenzialmente vegetariana, si nutre di foglie, fiori, frutti, talvolta integra la dieta con invertebrati; a sua volta viene predata, specialmente i giovani, da volpi, cinghiali, avvoltoi, grifoni, gipeti e bianconi ma sono soprattutto i ratti che costituiscono il pericolo maggiore.

La testuggine di Hermann, insieme alle altre due specie diffuse in Italia (Testudo graeca e T. marginata) è senz'altro uno dei rettili più popolari, l'assiduità con cui viene ricercata, insieme all'antropizzazione e agli incendi che in molte località hanno danneggiato il suo habitat, porta la specie sempre più sulla soglia dell'estinzione. Oggi la specie è abbastanza rara ovunque e comunque localizzata, attualmente è inserita nella Red List delle specie minacciate di estinzione. Come tutti i rettili del genere Testudo, è protetta dalla Convenzione di Berna (allegato II) ed è inclusa nella CITES (appendice II) dal 01/07/75, per cui è assolutamente vietato il prelievo in natura mentre è regolamentato l'allevamento ed il commercio degli esemplari in cattività.

In alcune aree collinari del Matese resistono ancora piccole popolazioni di questa rara specie.

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